Fontana in Via Ricci (Cantalupo)
Cantalupo se ha da tempo perso il suo lavatoio pubblico, ha in compenso conservato una antica ed interessante fontana situata nella via omonima in Borgata Ricci. Un arco in pietra protegge la fontanella raggiungibile con pochi scalini, essendo ribassata rispetto al piano stradale. L'acqua oggi arriva solo in minima quantità, ma lo stato di conservazione è soddisfacente.
Pozzo in Vico Costanzo (Oneglia)
Il pozzo situato in pieno centro di Oneglia, a pochi passi dalla chiesa di S.Giovanni, è di grande interesse perchè rappresenta l'ultimo esemplare di tale genere. La popolazione, infatti, prima che arrivasse l'acquedotto di Lucinasco se ne serviva per rifornirsi di acqua per usi domestici, insieme ad un certo numero di altri pozzi situati sempre nell'abitato ma ormai spariti definitivamente. Veniva usato molto anche per abbeverare muli e altri animali, tanto da dare il nome alla struttura ("pussu du caruggiu de mü"). L'origine del pozzo è sicuramente molto antica, probabilmente seicentesca. Restaurato non molti anni fa, oggi versa in discrete condizioni di salute.
Pozzo di Borgata Massabovi
Massabovi è una piccola borgata collocata su un piccolo rilievo tra la frazione Artallo e la valletta del Caramagna. Data la posizione svantaggiata l'acqua era un tempo un grosso problema (per la storia rimandiamo alla pagina apposta). La popolazione per tutti gli usi domestici doveva rifornirsi da questo unico pozzo privato che il comune prendeva in affitto per un canone annuo. Attualmente abbandonato, come la campagna che lo circonda, è ancora distinguibile la sagoma del pozzo peraltro ancora rifornito di acqua. I ferri soprastanti servono semplicemente ad individuarlo e ad evitare pericolose cadute al suo interno.
Barcheto: il sistema di irrigazione ancora esistente
Come si diceva nella pagina di Castelvecchio, in località Barcheto il lavatoio aveva una funzione mista da vasca irrigua. L'acqua che lo alimenta arriva da una sorgente poco più in alto che ne garantiva fino a non molti anni fa un rifornimento regolare, per poi defluire a valle fino al torrente ma incontrando numerose canalizzazioni per l'irrigazione di orti. Molte di queste, come si può apprezzare dalle foto, sono tuttora visibili (nella prima si scorgono ancora i chiusini) anche se in abbandono. La distribuzione di tale acqua, come testimoniano già le fonti sul finire dell'800, era causa di non poche controversie e litigi che rischiavano spesso di finire in modi bruschi (si "rischia di passare alle vie di fatto", dopo "insulti e minacce" come riportano i documenti). Oggi la costruzione di alcune case a monte ha purtroppo minato alla base il sistema intero- peraltro ben conservato nonostante sia così vicino alla città- che riceve ancora acqua solo dopo consistenti precipitazioni.
Fontana con pompa a mano di Piani (Via Fontana).
Si tratta della fontana di cui si è già parlato ampiamente nella pagina dedicata a Piani. Ancora in buono stato di conservazione, è un elemento di grande interesse oltre il bel lavatoio situato a pochi metri di distanza.
Fontana di Moltedo (vicino a lavatoio inferiore)
Forse una delle fontane più antiche del paese, è situata vicino alla chiesa in prossimità del lavatoio inferiore. Adiacente alle scale per scendere si colloca una fontana più moderna ancora in uso e ridipinta di recente.
Abbeveratoio di Costa d'Oneglia
Nella foto è visibile un'antica vasca in pietra avente funzione di abbeveratoio per il bestiame, collocata attualmente su un terreno privato a una certa distanza dalle case. L'acqua arrivava (e parzialmente arriva ancora) da una vena presente poco distante.
Fontana/abbeveratoio di Porto Maurizio
La fontana/abbeveratoio della foto - collocata ai margini della via Scarincio a Borgo Marina - era utilizzata come abbeveratoio per i cavalli del vicino porto. In mancanza di evidenti dati archivistici, dalla tipologia di costruzione sembrerebbe costruita in tempi abbastanza recenti, intorno agli anni '50.. Alimentata in origine dall'acquedotto pubblico, oggi risulta secca ma ben conservata in quanto oggetto di un recente restauro con riverniciatura in colore giallo.
Antica fontana di via Argine destro (Barcheto)
La fontana raffigurata nella foto è un piccolo gioiello conservato in zona Barcheto, nella periferia di Oneglia. Non si hanno notizie certe sulla sua costruzione, in Archivo di Stato un documento della Provincia di Oneglia del 1845 attesta la carenza d'acqua patita dal comune di Castelvecchio, a causa della quale gli abitanti chiedono lo scavo di un pozzo perchè la fontana "in zona Barcheto" è spesso sporca e difficile da raggiungere specie quando il torrente è grosso. Nella planimetria allegata ai progetti degli anni '90 del XIX secolo relativi alla costruzione di un acquedotto per Castelvecchio (vedi pagina), appare inoltre evidenziata la costruzione quadrata indicata come "fontana". Tutto ciò porta a pensare ad un'origine piuttosto antica della fonte, pur essendosi verificati certamente rifacimenti successivi. Infatti nel 1907 si discusse della necessità di riparare la pompa per attivare la fontana. Oggi purtroppo la costruzione appare abbandonata a se stessa, stretta dalla morsa delle auto posteggiate che impediscono di fare foto esterne e piena di spazzatura gettata da alcuni incivili che non sanno evidentemente distinguere la forma di un cestino del rusco.
Abbeveratoio di Piazza Mameli (Porto Maurizio)
Numerosi erano gli abbeveratoi nei vari quartieri di Imperia. A Porto Maurizio, oltre a quello già citato in zona Marina, fonti orali ricordano l'esistenza di un antico abbeveratoio in piazza Mameli, sul lato destro appena arrivati in piazza. Numerosi erano infatti i cavalli presenti in zona. Purtroppo non sembrano esistere fotografie che lo rappresentano.
Fontana di piazza Bianchi (Oneglia)
La rara cartolina (Fonte: G. L. Millesimi su "Sei di Imperia se...") rappresenta l'antica fontana esistente in piazza XX settembre, oggi denominata piazza Bianchi, nel cuore del centro storico di Oneglia. Era composta da un pilastro centrale, dotato di quattro cannelle, da cui usciva l'acqua, la quale veniva poi raccolta in una bella vasca circolare. Oggi la piazzetta è stata completamente restaurata e la fontana ha lasciato il posto ad una macina da mulino, peraltro poco elegante e che, a sua volta, sostituisce un antiestetico pozzo finto, fortunatamente rimosso pochi anni fa.
Abbeveratoio di via Nazionale (passo Rocche)
Lungo la via Nazionale, che uscendo dal centro cittadino diviene S.S. n. 28, in corrispondenza del bivio per Borgo d'Oneglia, si trova un raro abbeveratoio in pietra. Questo manufatto, oggi purtroppo molto trascurato e assai malandato, serviva ad abbeverare il bestiame che transitava sulla strada e trovava in questo piccolo nucleo di case di campagna un luogo di ristoro. Si compone di una elegante vasca in pietra, rifornita d'acqua da un rubinetto e dotata di grosse pietre, tenute insieme da alcune zanche in ferro. Un altro abbeveratoio simile esisteva qualche centinaio di metri più avanti, davanti all'attuale sede della Riviera Trasporti, ma è stato demolito alcuni anni or sono per permettere la creazione di un accesso ad un capannone industriale.
Fontana-abbeveratoio di Torrazza, le "Fontane"
L'antica struttura denominata le "Fontane" serviva il nucleo di Torrazza e dista alcune centinaia di metri dal centro abitato, sul sentiero in direzione Ronchi Brighei. La struttura a doppio arco segue uno schema assai diffuso nel vasto entroterra ligure e trova ancora oggi numerosi esempi, tuttavia costituisce uno degli ultimissimi esemplari di questo tipo nei sobborghi della città di Imperia. Destinata a fonte (primo arco) ed abbeveratoio (secondo arco), l'acqua era ritenuta molto buona e se ne serviva l'intera borgata. Purtroppo le condizioni di conservazione sono assai deludenti. Nelle immediate vicinanze scorre un rio ancora abbondante d'acqua e numerose vasche irrigue private, talvolta con funzione mista a lavatoio.
Cisterna della canonica di Santa Maria Maggiore
L'antico santuario di Santa Maria Maggiore, che prende il posto del cosiddetto Castellazzo, maniero di origine assai antica (800-900 d.c.), fu sede parrocchiale fino a tempi relativamente recenti. Venne costruita una chiesa più comoda negli anni '50 del Novecento. Sottostante la casa canonica si trova un'antica e capiente cisterna in uso eclusivo del parroco, che però nel 1911 forse venne anche impiegata per soccorrere le carenze del pubblico acquedotto, in cambio di un certo quantitativo giornaliero da garantire al prevosto.
Cisterna di borgata Costarossa
La piccola borgata di Costarossa, appena 25 abitanti dichiarati a inizio novecento, si trova sulla collina tra la chiesa di Santa Maria Maggiore e il rione di Costa d'Oneglia. Non sembra che abbia mai avuto lavatoi pubblici, l'acqua veniva attinta da pozzi privati e dalla cisterna pubblica, creata a fine ottocento nella piazza della chiesa per raccogliere acqua sorgiva. Alcuni lavori effettuati nel 1905 permisero di convogliare l'acqua piovana raccolta dal tetto della piccola chiesa (Santi Cosma e Damiano) verso la cisterna comunale. Oggi è ancora visibile e in buone condizioni di manutenzione.