Lavatoio di P.zza Cisterna
Il 27 Aprile 1908, il geometra incaricato dal comune di sistemare la fornitura di acqua al comune cosi scriveva a proposito della necessità di fornire al paese un lavatoio adatto al tempo:
[…] Il lavatoio esistente è formato da una vasca di muratura lunga metri 6.40 e larga 1.10 internamente ed è scoperta; è alimentata d’acqua dal rifiuto della fontanella e abbeveratoio ora esistente a mezzo di un canale aperto formato con cemento.
Tale lavatoio che è contrario all’igiene e alle buone regole dell’ingegneria sanitaria , presenta il grave inconveniente che le persone sono obbligate a lavare nell’acqua sporca e dove già vennero insaponati e risciacquati una grande quantità di panni anche di persone ammalate.
Per cui ho progettato di dividere la vasca in sette truogoletti con un rubinetto per ciascuno in modo che ogni lavandaia possa a suo piacere ricambiare l’acqua ogni qualvolta deve lavare . Il suolo e le pareti interne saranno ricoperte da intonaco di cemento e gli angoli tutti saranno arrotondati.
Lo scarico dei truogoletti sarà fatto a mezzo di valvole di ferro con maniglia per poterla facilmente aprire quando si vorrà vuotare il truogolo. La parete retrostante e quelle laterali saranno rialzate e le persone saranno così riparate dal vento di tramontana, come pure sarà ricoperto con una lamiera di ferro ondulata e galvanizza sostenuta da tre ferri a doppio T i quali appoggeranno nelle pareti laterali e in una mensola di ferro posta alla metà della parete retrostante […]
Il lavatoio venne realizzato e resistette fino agli anni ’60, quando la necessità di far manovrare l’autobus in piazza Cisterna richiese il suo spostamento pochi metri più avanti. Il progetto, risalente al 1962, prevedeva la demolizione delle vecchie vasche e il loro trasferimento al piano interrato dell’edificio scolastico. Ci vollero dieci anni per il completamento dei lavori, probabilmente per ragioni burocratiche, e da quanto è stato possibile ricostruire in archivio i lavori sembrerebbero essere stati eseguiti. Restano però ignote le ragioni del suo nuovo spostamento nella piazza principale.
Attualmente il lavatoio è situato ancora nella stessa piazza di un tempo, anche se di dimensioni più ridotte rispetto all'antico, essendo costituito da tre vasche prefabbricate. La copertura, ad una falda, è sorretta da travi in legno ed è realizzata in tegole marsigliesi. Tenuto in buono stato di conservazione, è ancora parzialmente usato.
Lavatoio di via Fontana (Clavi)
Sul lavatoio di frazione Clavi (annessa un tempo a Torrazza), gli archivi sono muti. Soltanto un foglietto scritto a penna nel 1945 ci informa che erano necessarie riparazioni urgenti ai lavatoi di Torrazza e Clavi, in quanto gli unici in zona che potevano essere utilizzati dalle massaie. Si tratta di un lavatoio abbastanza antico, composto da una vasca in pietra, suddivisa in quattro vaschette più moderne, alimentate da rubinetti, ma che precedentemente erano rifornite di acqua dalla vicina fontana. Due vasche prefabbricate apposte lateralmente, inducono a pensare ad un ampliamento del lavatoio per maggiore frequenza di uso. La copertura è in lamiera ondulata, l'intero complesso è in discete condizioni